Era solo questione di tempo, ma che gli indirizzi IPv4 potessero terminare era stato previsto già nel lontano 1998 ed oggi, iniziano i test per il nuovo protocollo IPv6. Infatti, non è possibile rimanere senza indirizzi IP, perchè questo implicherebbe il problema di avere dei domini per i Provider. In poche parole, se mancano gli IP diventerà più difficile l’accesso ad Internet, visto che sempre più utenti si collegano alla Rete.
Chiaramente con il protocollo IPv6 problemi di questo tipo non dovrebbero essercene. Ma in cosa consiste il protocollo IPv6 e Ipv4? Anche se queste sigle sono sconosciute per alcune presone, tutti coloro che accedono ad Internet sono identificati da un codice personale (IP) composto da 4 gruppi di cifre, che forniscono i dati relativi al provider di servizi (Tiscali, Alice, Infostrada, ecc.) e alla nostra posizione.
Il protocollo IPv4 non è più sufficiente a coprire la richiesta dei provider di indirizzi IP e per questo motivo si rende necessario l’utilizzo di un nuovo protocollo: indirizzi IP composti da sei gruppi di cifre.
Oggi, molti siti importanti, inizieranno i primi test, tra cui Google e Yahoo.
Il problema che è stato annunciato ieri da molti siti è il pericolo della sicurezza. Infatti, sembrerebbe che la struttura (ancora poco perfezionata) sarebbe particolarmente vulnerabile ad attacchi informatici del tipo Ddos: con questa tecnica i cracker possono mettere offline un sito, grazie a numerose richieste che vengono inviate al server, che incapace di eseguirle, mette offline il sito. Comunque, almeno per il momento, la situazione è ancora tranquilla!