La soia è innocente o almeno così sembra dai risultati delle prime analisi compiute su 23 dei 40 campioni di germogli di soia sequestrati ad un’azienda biologica individuata come possibile origine dell’epidemia causata dal batterio killer che sta facendo vivere nel panico l’Europa. Ora le analisi andranno avanti sugli altri 17 campioni prelevati da un’altra azienda di Bienenbuettel, cittadina a 80 chilometri a sud di Amburgo. Dopo il cetriolo spagnolo anche i germogli di soia quindi si sono rivelati non essere all’origine dell’infezione e torna nuovamente ad infittirsi il mistero dell’epidemia causata dal ceppo cattivo (0104:H4) dell’Escherica coli che fino a questo momento ha causato 22 morti e migliaia di contagiati. Un mistero che non sembra destinato a chiarirsi presto visto che le autorità tedesche hanno annunciato che tutti i risultati dei test non si conosceranno in tempi brevi, sottolineando anche che la ricerca della fonti dell’epidemia si sta rivelando molto difficile. E nonostante i risultati dei test rimane il suggerimento di evitare di mangiare cetrioli, pomodori, insalate e germogli di cereali crudi.
Prima che venissero resi noti i risultati delle analisi sui germogli di soia, il ministro italiano della salute Ferruccio Fazio aveva invitato a non concentrare l’attenzione su un singolo prodotto quanto piuttosto su situazioni locali, cioè sui punti critici e sui processi attraverso cui avviene la contaminazione degli alimenti. Secondo Fazio bisogna prestare attenzione ai processi di produzione e di confezionamento.
Intanto l’Unione Europea ha deciso di proporre un sostegno finanziario ai produttori europei colpiti dalla crisi seguita all’epidemia nella riunione convocata domani per discutere dell’emergenza e che vedrà tra i partecipanti i ministri dell’agricoltura e della sicurezza alimentare di tutti i paesi dell’Unione. La riunione permetterà di avere un quadro completo della situazione dal punto di vista delle perdite economiche subite dai produttori agricoli europei e di verificare se il sostegno economico a queste imprese possa essere effettivamente erogato. Il vertice prenderà in esame anche la richiesta avanzata dal governo spagnolo di risarcimenti per i propri produttori dopo che le prime notizie provenienti da Amburgo avevano indicato nei cetrioli spagnoli la fonte del batterio. Dal punto dei vista dei numeri il bollettino del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie mostra un lieve aumento dei casi a un totale di 2.333.