La linea tedesca non si è ammorbidita, come forse il via libera ai nuovi prestiti per Atene avrebbe lasciato intendere. A riferire la posizione del governo di Berlino è il quotidiano tedesco “Der Spiegel”, il quale cita l’esito di un vertice, che sarebbe avvenuto tra rappresentanti della cancelleria e dell’Europa, a proposito sempre della questione greca.
Secondo “Der Spiegel”, al vertice si sarebbe parlato di nuovi aiuti per 110 miliardi di euro, se la Grecia dovesse essere coperta anche nel 2014. Il motivo è da mettere in relazione al fatto che Atene non sarebbe pronta neanche tra tre anni a rifinanziarsi sui mercati, perchè andrebbe incontro a tassi eccessivamente onerosi. Per tale ragione, si potrebbero allungare i tempi dell’assistenza di Bruxelles, ma stavolta la Germania sarebbe intenzionata a dare attuazione a quanto già invocato nelle prime fasi di questa vicenda: anche gli investitori privati dovrebbero addossarsi parte del carico del problema della Grecia, rinunciando a una porzione dei loro diritti.
In sostanza, Berlino chiarisce che non sarà disposta a partecipare a nuovi prestiti, se i privati non daranno il loro contributo. Già lo scorso anno, in sede di varo dei primi aiuti per la Grecia, la Germania aveva espresso questo parere, per cui nessun contributo con soldi pubblici sarebbe stato possibile, se anche gli investitori privati non avessero partecipato al rischio, per evitare di alimentare una sorta di speculazione sui mercati, alimentata proprio dagli aiuti pubblici e in favore dei furbetti, che farebbero grandi affari a tassi esorbitanti, grazie al paracadute fornito dai soldi di Bruxelles.