Il rischio di una bolla speculativa, in perfetta linea con quanto accaduto nel 2000, quando scoppiarono le azioni hi-tech di Wall Street, è dietro l’angolo, per cui molti analisti invitano alla calma.
Qui, però, a differenza di LinkedIn, le cifre sono davvero da capogiro. In due anni, il giro di affari di Groupon è esploso del 20 mila per cento. Solo nel primo trimestre del 2011, il fatturato è stato di 645 milioni di dollari. E se è sembrata una follia, quando i ragazzi di Chicago hanno rifiutato l’offerta di Google per 6 miliardi di dollari, solo qualche mese fa, adesso si capisce il motivo: il valore di Groupon è quasi di dieci miliardi.
E con la nuova applicazione iPhone, per cui chi si registra potrà ricevere le offerte migliori direttamente su telefonino ogni giorno, il giro d’affari è solo destinato a crescere. Per non parlare dell’accordo con Expedia, per avere offerte sui 150 mila hotel gestiti in tutto il mondo. E così, la società che aveva all’inizio solo 37 dipendenti, oggi ne conta già 7107.