Si è liberato di un peso ma non può perdonarsi perché sta facendo soffrire la sua Michela e la loro piccola di tre anni: “Penso a loro e a quanto stanno male in questo momento, sono l’unica preoccupazione che ho”. E forse proprio per loro che deciderà di parlare e di raccontare la sua verità, anche se una decisione al riguardo ancora non c’è stata: venerdì dovrebbe essere riascoltato dal pm Roberto Di Martino dopo che nel primo interrogatorio ha preferito non rispondere alle domande degli inquirenti.
Ha tanto da spiegare Paoloni, che i suoi legali dipingono come un ragazzo troppo buono, un ingenuo che dà troppo credito agli altri e che paga il suo vizio di dover sfidare la sorte ad ogni costo, giocando su tutto: dal gratta e vinci alle scommesse. Proprio quel vizio che lo ha fatto diventare da miglior portiere della Lega Pro (per due anni consecutivi) a un numero uno da paperissima, con errori incredibili commessi in sequenza per condizionare le partite.
Quel vizio che gli ha impedito di avere un futuro nel mondo del calcio e soprattutto lo ha portato a far soffrire le sue due donne. Il demone del gioco lo ha portato a “fare delle porcate” ma ora ha la possibilità di liberarsene: per lui, per la sua Michela e per la piccola Giulia che tra qualche giorno dovrà festeggiare i suoi tre anni senza il padre.