Brunetta dà ragione a Draghi, subito meno tasse

Il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, non vuole perdere tempo e lo fà capire a meno di 24 ore dalla batosta elettorale del centro-destra alle elezioni amministrative. Secondo il ministro, Draghi ha ragione a chiedere meno spesa pubblica e meno tasse e non esclude che questo potrebbe già avvenire questo stesso mese, in concomitanza con il varo della manovra anticipata dei famosi 40 miliardi in tre anni.

Secondo Brunetta, il governo dovrà riportare il livello di spesa pubblica in linea con il rapporto sul pil degli anni Novanta, il che implicherebbe una riduzione di circa cinque punti percentuali, ma senza sacrificare la spesa in conto capitale aggiunge; quindi, niente tagli lineari, che sognifica non scegliere, ma tagliare alcuni comparti che gravano sulla produttività dell’amministrazione pubblica.

Quanto al problema di cosa tagliare, il ministro avrebbe le idee chiare: bisogna agire sulle imposte sul lavoro e sull’impresa, per dare maggiori incentivi al lavoro, alla produzione e alle assunzioni. Le risorse potrebbero essere reperite, spostando la tassazione dal reddito ai consumi, il che avrebbe un impatto neutro sul bilancio dello stato, ma non sull’economia. Minori tasse sul lavoro, infatti, farebbero decollare la produttività, che è alla base della crescita.

Poi, aggiunge Brunetta, quanto agli eventuali effetti negativi sull’inflazione di una tale misura, bisogna considerare che gli effetti sarebbero solo transitori. 

E’ un pò presto per stabilire se si farà quanto lo stesso ministro propone, ma dopo le parole del premier di ieri sera, secondo cui a decidere è lui e non Tremonti, pare che sia in arrivo un’ipotesi di abbassamento delle tasse.

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