Sicilia, sbarca barcone con oltre 900 profughi

SbarcoUna scena disarmante è quella che si sono trovati davanti agli occhi i finanzieri questa notte a largo di Pozzallo, in provincia di Ragusa:  oltre 900 immigrati stipati l’uno addosso all’altro su un barcone di circa 20 metri diretto in Sicilia. La Guardia di Finanza ha intercettato il peschereccio a sud di Capo Passero: i 912 profughi trovati a bordo erano al limite della sopravvivenza e viaggiavano da quattro giorni provenienti dalla Libia.  Tra gli immigrati circa 150 fra donne e bambini:  secondo una fonte delle Fiamme Gialle, a partire questa volta sono stati molti nuclei famigliari. Quasi tutti gli immigrati sono stati ora condotti presso il centro di prima accoglienza di Pozzallo mentre una cinquantina di loro sono stati trasportati in ospedale: tutti erano stremati – secondo quanto raccontano i soccoritori – e alcune donne erano in stato di gravidanza.

Il nuovo sbarco riaccende la polemica con Malta che, secondo quanto raccontano fonti della Guardia di Finanza, avrebbe intercettato il peschereccio ieri mattina ma lo avrebbe lasciato proseguire verso l’Italia dopo aver dato ai profughi acqua e salvagenti, senza tenere in considerazione le condizioni estreme in cui viaggiavano. E polemiche sono anche le parole del sindaco di Pozzallo, Giuseppe Sulsenti, che chiede un intervento immediato del Governo: “Non vorrei – afferma il primo cittadino – che il nostro paese diventasse una nuova Lampedusa: noi non siamo preparati ad affrontare questa grande emergenza, soprattutto con lo scaricabarile che è in atto tra le istituzioni. Mi aspetto l’attenzione del Governo Nazionale perché non siamo preparati a reggere questi numeri e non vorrei che Berlusconi, travolto dal vento del nord, dimenticasse Pozzallo”.

Barcone

Chiede di non dimenticare l’insegnamento del Vangelo invece il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, che in un intervento a Radio Vaticana invita ad accogliere i profughi senza tentennamenti: “Noi cristiani non possiamo non essere accoglienti perché è nel viso di queste mamme, di questi bambini sofferenti, di questi uomini distrutti nel fisico e nell’anima che si nasconde il volto di Dio. Non si può affrontare tale situazione solo in termini politici o sociologici: bisogno affrontarla utilizzando la fede e l’amore. L’Italia si sta impegnando per farlo, mentre nel resto d’Europa c’è troppo egoismo“.

 

 

 

 

 

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