La Francia, avendo perso il suo uomo, adesso avanza un’altra candidatura, quella del ministro delle finanze Christine Lagarde, la quale ha già trovata l’opposizione dei cosiddetti Paesi del BRIC, che pretenderebbero un loro uomo, ponendo fine alla tradizione di un europeo a tutti i costi, alla guida del più importante organismo finanziario del pianeta.
E dopo avere incassato il sostegno di Italia, Gran Bretagna, Germania, oltre che della sua Francia, la Lagarde ha rischiato di vedersi bruciata, per ragioni di provenienza continentale. Rischio, che negli ultimi giorni sembra rientrato, dopo il sì della Cina e il mezzo sì di Russia; quest’ultima non esclude altre candidature, ha però evidenziato.
E così resterebbe ad oggi solo l’opposizione del Brasile, che rivendica un proprio uomo o uno del BRIC a Washington. Ecco il motivo per cui Lagarde in queste ore è volata in Sudamerica, per incontrare il collega alle finanze, Mantega, dichiarando che al Fondo Monetario tutti gli stati devono potere essere rappresentati. E ora Mantega pare proprio appoggiarla. Missione compiuta. Salvo ulteriori complicazioni!