Grecia, UE prepara aiuti per 65 miliardi

Ultima spiaggia. E’ così che potremmo definire la situazione di Atene di questi giorni. E’ notizia delle ultime ore che il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, insieme ad altri colleghi europei, ha incontrato i vertici del governo di Atene, per stabilire le condizioni, per il varo di un nuovo piano di aiuti, pari a 65 miliardi di euro. Questi prestiti potrebbero rappresentare la svolta per la Grecia, in quanto le consentirebbero di tenersi lontana dai mercati finanziari per almeno due anni, il tempo, cioè, di diminuire il deficit e, quindi, la necessità di coprirlo ricorrendo ai finanziamenti degli investitori privati; cosa, che al momento Atene non potrebbe permettersi, in quanto sui mercati si registrerebbero rendimenti altissimi, tali da prefigurare un default.

In cambio degli aiuti, la Grecia si impegnerebbe a varare un piano di privatizzazioni, che smaltirebbe un pezzo dell’elevata montagna del debito, evitando che il suo rapporto con il pil continui a crescere (attualmente si aggira sul 150%). Questa volta, però, l‘Europa non concederebbe più aiuti ad occhi chiusi, in quanto pretenderebbe di supervisionare gli introiti dalle privatizzazioni, con controlli senza precedenti, a garanzia dei crediti vantati, che schizzerebbero a 175 miliardi, se aggiungiamo i 65 previsti ai 110 miliardi già varati lo scorso anno.

Pare che anche la Germania si sarebbe ammorbidita, trattando sulle condizioni dei prestiti e questo ha reso più dinamica la moneta unica, che sta ottenendo miglioramenti nel cambio con il dollaro, complici anche i dati non proprio positivi sul pil americano, che dimostrano un rallentamento della crescita USA, in questo primo scorcio del 2011.

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