Sono circa sei milioni gli italiani chiamati a votare per il secondo turno delle amministrative che si terrà oggi dalle ore 8 alle 22 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15. Occhi puntati tutti su Milano e Napoli ma ci sono altri undici capoluoghi di provincia chiamati al voto: Novara, Varese, Rovigo, Rimini, Grosseto, Cosenza, Crotone, Trieste, Pordenone, Cagliari e Iglesias. In totale ci sono 88 comuni chiamati al ballottaggio, tra cui 4 in Friuli-Venezia Giulia (Trieste, Monfalcone, Pordenone, Cordenons) e 3 in Sardegna (Cagliari, Sinnai, Iglesias). Sei le Province in cui ci sarà il ballottaggio: Vercelli, Mantova, Pavia, Trieste, Macerata e Reggio Calabria. Nella due giorni elettorale ci sarà anche il primo turno delle amministrative in Sicilia con 27 comuni chiamati al voto: tra i capoluoghi c’è solo Ragusa.
CURIOSITA’ – In questa tornata elettorale spicca il caso del Comune di Fraine in provincia di Chieti dove il 29 e 30 maggio si terrà il ballottaggio nonostante i soli 467 abitanti: nel primo turno, infatti, i due sfidanti hanno ottenuto lo stesso numero di voti e quindi si è reso necessario il ritorno alle urne.
COME VOTARE – Per i comuni o le province in cui si terrà il turno di ballottaggio gli elettori si troveranno tra le mani una scheda elettorale dove saranno presenti solo i due nomi dei candidati che al primo turno hanno ottenuto più voti, con i simboli dei partiti che li sostengono. La preferenza va espressa tracciando un segno sul rettangolo nel quale è scritto il nome del candidato prescelto. Per il primo turno nei comuni siciliani la scheda prestampata prevede il nome dei candidati a sindaco e i simboli dei partiti che li sostengono; si potrà votare tracciando un segno: solo sul nome del sindaco oppure uno sul nome del sindaco e uno su un simbolo di partito (anche di uno schieramento diverso da quello del candidato prescelto) oppure uno solo sul simbolo del partito (la preferenza andrà anche al candidato a sindaco collegato). Sulla scheda potrà essere espressa anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di consigliere comunale scrivendo, sull’apposita riga stampata sulla destra di ogni simbolo di partito, il nominativo prescelto. Nel caso dei comuni al di sotto dei 20mila abitanti si dovrà tracciare un segno sul nome del candidato sindaco prescelto.