La principale distinzione e quella poi più semplice viene fatta tra i ricci cosiddetti “colorati” e quelli neri. Colorati in quanto gli aculei variano il loro colore dal marrone, al violaceo, al rossiccio o brunastro e sono proprio quelli commestibili, quelli cioè che contengono il frutto gustoso e prelibato che si presenta in spicchi di colore arancione, disposti a raggiera.
Secondo la tradizione popolare i colorati sono chiamati anche “ricci femmina” mentre i neri “ricci maschi” e questa credenza nasce dal fatto che, erroneamente, si pensa di mangiare le uova del riccio ed essendo solo i colorati ad essere commestibili, è stato dato loro il nome di femmine. Quando si raccolgono, la femmina si distingue dal maschio anche per il fatto che si ricopre di un guscio vuoto (conchiglie o lumachine di mare morte) di sassolini o alghe.
Il riccio di mare è molto usato, crudo, come antipasto ma il suo impiego è anche conosciutissimo come condimento nei famosi “spaghetti ai ricci di mare” che adesso vi spiego come preparare.
Per 4 persone saranno necessari circa 300gr di frutti di ricci.