La triste storia di un cucciolo di rinoceronte

Sudafrica – la caccia ai rinoceronti continua senza sosta. Antiche credenze popolari attribuiscono poteri speciali al corno di rinoceronte, così che i bracconieri hanno la possibilità di rivenderli a prezzi molto alti. Come se non bastasse, la polvere di rinoceronte viene venduta anch’essa a prezzi altissimi e questo non fa altro che incrementare l’aggressività e l’accanimento dei bracconieri.

A farne le spese sono sempre loro, gli animali, vittime del desiderio di ricchezza dell’essere umano. Un desiderio che non ha spazio neanche per la pietà, come nel caso di questa mamma con il suo ccucciolo. E’ stata inseguita dai bracconieri con i loro cani che l’hanno obbligata a gettarsi in un burrone, dove poi è stata raggiunta, uccisa, privata del corno e macellata.

Particolari raccapriccianti ma ancora più tragici perchè la mamma rinoceronte è stata trovata dalle autorità con il suo cucciolo accanto, immobile, attonito. Aveva impiegato probabilmente tutto il giorno per scendere in fondo al burrone e raggiungere la mamma, ma l’ha trovata in uno stato atroce.

Il bracconaggio in sudafrica è diventato un problema di grosse dimensioni, difficile da arginare, nonostante i controlli antibracconaggio siano aumentati notevolmente. Neanche azioni di tutela sono bastate per fermare i bracconieri, disposti ad uccidere anche un capo privato del corno, tagliato precedentemente dalle autorità nella speranza di salvare l’animale.

E così l’unica soluzione possibile è quella di spostare i capi in pericolo in zone protette, dove però la tutela non è garantita al 100%. Spesso è proprio nelle aree protette che si concentrano i bracconieri fuorilegge. Lo scorso anno si sono contati circa 333 rinoceronti abbattuti, molti di più rispetto al centinaio di rinoceronti uccisi nell’anno precedente. Un problema che è destinato a crescere.

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