MILANO – Nella città meneghina la festa del sindaco uscente Moratti era andata in scena giovedì sera ed era stata seguita da un mare di polemiche per l’assenza del cantante Gigi D’Alessio, che non ha voluto partecipare più alla serata dopo aver subito (questa è la sua versione dei fatti) minacce e insulti. Clima decisamente diverso quello che invece si è respirato ieri sera a Piazza Duomo per la serata conclusiva della campagna elettorale di Giuliano Pisapia che si è mostrato convinto di potercela fare: “Io ci credo. È arrivato il nostro tempo. Abbiamo ripreso in mano il nostro destino. Non facciamocelo sfuggire. Andiamo tutti alle urne, andiamo a festeggiare la democrazia, facciamo vincere Milano”.
NAPOLI – A Napoli la sfida delle piazze andava in scena solo a poche centinaia di metri di distanza: piazza Plebiscito, la piazza più ambita della città, era riservata alla festa finale per Gianni Lettieri con Gigi D’Alessio (questa volta è salito sul palco) e l’intervento finale di Silvio Berlusconi. Per il Presidente del Consiglio, che ha provato a convincere i napoletani buttandola anche sul calcio (“non compro Hamsik” ha promesso), non solo applausi: dalla piazza si sono sentiti anche fischi e qualche coro di protesta.
Dalla parta opposta del lungomare partenopeo, alla Rotonda Diaz, si sono riuniti i sostenitori di Luigi De Magistris per una serata all’insegna dello spettacolo e che ha visto gli interventi del leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e di quello di Sinistra, Ecologia e Libertà, Nichi Vendola (“Berlusconi a Napoli? È come Gloria Swanson nel Viale del tramonto, non si può negare al divo di Hollywood l’ultima passerella” una delle dichiarazioni del governatore pugliese). Dopo le feste, oggi è il giorno del silenzio: domani e lunedì parola agli elettori.