Il piano, fortemente richiesto da UE e Fondo Monetario, allontanerebbe il fallimento, perchè aiuterebbe a coprire l’alto disavanzo per i prossimi anni, evitando che il rapporto tra il debito (già intornoa al 150% del pil) e il pil continui a crescere e tenendo fuori dai mercati la Grecia per ancora un pò di tempo.
Il piano, che dovrà essere puntualizzato nei prossimi giorni, prevede la vendita dei porti di Salonicco e Pireo, oltre alla dismissione di quote in Ote Telecom, la compagnia telefonica, e nelle poste. Grazie a questi introiti, il governo prevede di coprire un buco da 6,5 miliardi, mirando a raggiungere l’obiettivo di un deficit al 7,4% nel 2011.
Affinchè il piano di Papandreou diventi effettivo, sarà necessario che vi sia l’approvazione del Parlamento, che non dovrebbe avere remore, dato che la reale alternativa sarebbe l’immediato default e visto che queste misure sono considerate indispensabili, affinchè la Grecia possa accedere a un’ulteriore linea di credito da parte di UE e Fmi.
Per la gestione degli introiti derivanti dalle privatizzazioni sarà creato un apposito fondo sovrano.