E proteste ci sono anche a Sestri Ponente, altro stabilimento che sarà chiuso secondo il piano industriale presentato dai vertici di Fincantieri. Operai e organizzazioni sindacali hanno dato via ad un corteo che sta attraversando le strade di Genova diretto verso la Prefettura del capoluogo ligure: l’obiettivo è di ottenere una convocazione immediata da parte del Governo. E in strada sono scesi anche i dipendenti dello stabilimento di Riva Trigoso, per il quale è previsto un ridimensionamento con lo spostamento delle costruzioni navali militari a Muggiano: dopo l’assemblea centinaia di operai hanno lasciato la fabbrica e si stanno muovendo in corteo verso il centro di Sestri Levante.
Nel piano, fortemente criticato dai sindacati, sono previsti esuberi per 2.551 unità (su un totale di 8.200 dipendenti): 1400 arriveranno dalla chiusura dei due stabilimenti e i restanti 1.151 dagli altri stabilimenti del gruppo. Coro di proteste si sono levate anche da parte di politici e rappresentati delle istituzioni ma i vertici di Fincantieri hanno risposto solo con la fredda esposizione dei numeri parlando in un settore in crisi, nel quale c’è stata una riduzione della domanda a livello mondiale del 55%, con la perdita in Europa di 50mila posti di lavoro. Numeri che da soli non possono placare la protesta dei dipendenti che si trovano a non avere più futuro.