Ma proprio sul ballottaggio che ci sarà domenica e lunedì nel capoluogo lombardo si segnala l’intervento della Conferenza Episcopale Italiana con il segretario generale, il monsignor Mariano Crociata, che replica alle accuse rivolte da ‘Il Giornale’ al cardinale Tettamanzi (troppo schierato a favore di Pisapia secondo l’editoriale del direttore Sallusti dove si legge fra l’altro “Non contento di aver quasi distrutto la diocesi, oggi Tettamanzi e compagni cercano di distruggere anche la città”) parlando di fedeli che esprimono “le loro convinzioni dentro una visione della fede cristiana che guarda al bene comune e non come interesse di parte e dunque esprimono il voto nelle elezioni politiche o amministrative secondo la loro coscienza senza coinvolgere la comunità cristiana”.
Ma Crociata è anche intervenuto indirettamente nel merito delle polemiche sulla costruzione di una moschea a Milano: “Si deve permettere a tutti i credenti, musulmani compresi, di pregare nei loro luoghi di culto”. Inoltre il segretario della Cei ha anche ricordato come le moschee sono anche luoghi di aggregazione sociale e che devono rispettare le regole della comunità civile e le leggi dello stato.