Il cane è prima riuscito ad aprire la gabbia in cui era rinchiuso, tirando la leva che azionava la serratura, poi si è diretto verso l’uscita di sicurezza sul retro dello studio veterinario e ha spinto la maniglia con le zampe e, per finire, ha aperto la porta d’ingresso della clinica. I suoi movimenti sono stati confermati dalla presenza di graffi sulle porte. La proprietaria del cane, la signora Marsha Billeci, ha dichiarato che Jack è molto intelligente e testardo e che già da tempo aveva imparato come aprire le ante degli armadi, i cassetti e addirittura le porte chiuse a chiave.
Jack era stato portato in clinica dalla sua padrona perché si reggeva a stento in piedi a causa di una brutta polmonite. Il veterinario lo ha curato con degli antibiotici e nel giro di 72 ore il cane è stato già meglio, tanto da fuggire e guadagnarsi la libertà.
Una volta fuori dalla clinica il cane si è diretto verso casa sua, camminando per una decina di chilometri: è arrivato fino alla casa di una donna, che ha avvertito gli uomini della Protezione Animali che lo hanno portato al canile. Una volta in canile, grazie al microchip del cane, si è potuto risalire ai suoi padroni.
Il veterinario ha affermato che l’impresa di Jack è stata impressionante e che, da ora in poi, nella clinica saranno messe in atto nuove misure di sicurezza, in modo da impedire la fuga di qualsiasi animale non abbia il pollice opponibile.