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Esplosione fabbrica Foxconn: una tragedia prevista

Published by
Desiree Catani

Coloro che posseggono uno dei device Apple molto spesso non si chiedono da dove questi derivino. Ovviamente vengono prodotti in delle fabbriche apposite che a volte, nonostante il prezzo lussuoso dei dispositivi, sfruttano e maltrattano i propri dipendenti. Non è di certo una novità tali realtà, che sono evidenziate dagli eventi che avvengono fra le mura delle strutture cinesi di proprietà della FoxConn.

Tempo fa ci fu una fuga di notizie che metteva in luce degli sconvenienti particolari: i dipendenti subivano torture e maltrattamenti. La situazione era talmente grave che alcuni malcapitati sceglievano il suicidio.

Otto persone sono morte gettandosi dai piani alti dell’edificio cercando così una scappatoia dalle continue sevizie, ed inoltre ci sono stati trenta tentati suicidi.

Le pessime notizie non si arrestano, pochi giorni fa nella fabbrica cinese di Chengdu c’è stata una tremenda esplosione causata da motivi ancora poco chiari. La tragedia ha strappato via due vite ed ha causato sedici feriti. In una fabbrica, dove fra l’altro le condizioni di lavoro sono al limite, tali eventi non dovrebbero stupire. Si fa, però, spazio un’informazione che fa gelare il sangue nelle vene: l’esplosione era prevista.

La società Sacom aveva già dato l’allarme denunciando la FoxConn. Non solo evidenziava le indecenti condizioni lavorative, ma in un capitolo dell’inchiesta metteva chiaramente in luce la scarsa sicurezza della sede di Chengdu. Non è stata dunque unicamente una tragedia, ma si è deciso di ignorare una problematica che si sapeva poteva portare ad un risvolto del genere.

La fabbrica non produce solo materiale per la famosa marca Apple, ma anche per Sony e Nokia. La casa della mela si è già messa in prima linea per esprimere la sua costernazione.

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Desiree Catani