La valutazione sulle prospettive future dell’economia greca rimane negativa, per l’agenzia. E anche quest’ultimo episodio conferma lo stato di crisi gravissimo in cui versa Atene, di cui si parla sempre più insistentemente, in termini di default.
Sempre ieri, il Ministro delle Finanze di Parigi, Christine Lagarde, si è detta contraria a qualsiasi ipotesi di ristrutturazione del debito. Il ministro francese ha ribadito il concetto, per cui sarebbero ben accolte tutte le misure di allungamento delle scadenze sul debito greco o di rinnovo del debito alla scadenza, che siano frutto di decisioni volontarie e unilaterali, da parte delle banche esposte con Atene.
E potrebbe essere proprio questa la via, che eviterebbe in Europa il rischio di un default, il quale sarebbe il secondo caso al mondo, dopo l’Argentina del 2001, con conseguenze gravissime sulla tenuta dei titoli dell’Eurozona e della stessa moneta unica, a causa della sfiducia dei mercati.
Ricordiamo, infine, che Christine Lagarde è candidata “in pectore” a succedere a Dominique Strauss-Kahn, alla guida del Fondo Monetario Internazionale. Ieri, il premier Berlusconi ha assicurato l’appoggio italiano alla candidatura francese.