Sushi e sashimi: sicuri anche dopo l'allarme nucleare

Oggi i ristoranti giapponesi sono molto diffusi nelle nostre città, la loro cucina è ormai diventata una vera e propria passione per gli italiani e spesso diventa una buona occasione anche per passare una serata piacevole con gli amici.

Le pietanze che più attirano la nostra attenzione e allietano i nostri palati sono il sushi, il sashimi e la tempura: il sushi è un cibo a base di pesce, crudo o marinato e arrotolato in una striscia di alga e riso; il sashimi è praticamente pesce (o molluschi) freschissimo tagliato in fette sottilissime e servito con una salsa in cui intingerli come ad esempio la salsa di soia o il wasabi (ravanello giapponese piccante); la tempura invece consiste in pesce passato in una pastella particolare e poi soffritto.

E’ risaputo che la cucina giapponese è molto leggera e che fa anche molto bene in quanto oltre ad essere poco calorica è anche ricca di omega 3 e omega 6 che mantengono il cuore sano, ma quello di cui mi preme parlare è l’uso del pesce crudo. Di recente infatti – dopo il terremoto, lo tsunami e l’incidente della centrale nucleare di Fukushima – è scattato l’allarme di rischio contaminazione per la radioattività.

Rassicuriamoci. L’ A.I.R.G. – Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi – dichiara però che qualsiasi tipo di preoccupazione da parte dei consumatori è del tutto infondata in quanto i controlli (che comunque ci sono sempre stati!) sono adesso ancora più serrati e aggiunge anche che i prodotti usati nei principali ristoranti giapponesi sono acquistati esclusivamente da produttori italiani.

Mano quindi ai bastoncini e buon appetito!

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