Non si può dire certo che sia un buon momento per Letizia Moratti che, nonostante gli sforzi per raddrizzare una baracca a rischio crollo, non riesce ad ottenere i risultati sperati. Così oggi ad accogliere il sindaco uscente di Milano, che a sorpresa si è presentata ad un presidio organizzato dalle associazioni a sostegno dei disabili sotto la sede della Regione Lombardia per denunciare i tagli nei servizi sociali operati dal Governo, è stata una marea di fischi che sono stati rivolti anche al presidente Formigoni. La Moratti sta facendo il tutto per tutto per mostrare di aver capito la lezione subita al primo turno delle amministrative e cerca di farsi vedere impegnata sui temi che toccano da vicino la città e così, quando Formigoni l’ha messa al corrente della presenza del presidio di disabili sotto il Pirellone, la candidata del Pdl si è presentata sul palco e davanti ai circa 200 manifestanti ha annunciato il suo impegno ad attivarsi con il governo per eliminare i tagli: “Da cinque anni conosco i vostri problemi – le parole del sindaco – e ho cercato di dare le risposte adeguate sulla base delle risorse a disposizione con 31 milioni nel 2010 e 36 nel 2011. Mi farò parte attiva con il ministro Sacconi per eliminare questi tagli”.
Le promesse non hanno però risparmiato i fischi alla Moratti che solo per pochi minuti ha evitato di incrociare il suo avversario Giuliano Pisapia. Il candidato del centrosinistra al ballottaggio del 29 e 30 maggio è intervenuto raccogliendo applausi dai manifestanti impegnandosi a utilizzare le risorse raccolte l’abbattimento degli sprechi per “chi vede ogni giorno un proprio diritto violato”.
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Un confronto a distanza quindi quello tra i due candidati sindaci che probabilmente andrà avanti per tutta la campagna elettorale visto che difficilmente ci sarà un vero e proprio faccia a faccia. Pisapia ha, infatti, rifiutato l’invito ricevuto da Bruno Vespa di incontrare il sindaco uscente a Porta a Porta, motivando il suo no con la volontà di non accettare altri confronti con il candidato Pdl, “vista la scorrettezza che nel dibattito che ha preceduto il primo turno ha indotto Pisapia a querelare la Moratti per diffamazione aggravata”.