Pare già sul viale del tramonto la storia che lega Antonio Cassano al Milan; cominciata nemmeno sei mesi fa, quando la società milanese cercava qualcuno per sostituire Ronaldinho e il talento barese un modo per tornare a giocare e riscattarsi ancora una volta dalle polemiche per il suo carattere turbolento, l’idillio tra il giocatore e il club di via Turati sembra essere giunto al capolinea.
Il motivo è evidente, da quando è giunto a Milano, Cassano ha giocato molto meno di quanto avrebbe immaginato e desiderato. L’ex Sampdoria, abituato ad essere al centro di ogni attenzione a Genova ed abituato a giocare praticamente sempre, non ha molto gradito il poco utilizzo da parte di Allegri che gli ha preferito spesso un giocatore di maggiore movimento come Robinho; nemmeno il suo procuratore Beppe Bozzo ha gradito le poche apparizioni del suo assistito.
A questo punto non è da escludere che il genio di Bari vecchia possa decidere di fare le valigie e provare altrove a trovare quell’isola felice che tanto gli manca e che aveva trovato a Genova prima dello scontro con Garrone.
Voci di mercato parlano di un interesse della Fiorentina, soluzione altamente suggestiva per i Viola; si è parlato con una certa insistenza anche del Palermo, il quale sembrerebbe la piazza ideale per far tornare Peter Pan Cassano ai suoi livelli più alti. Qui infatti potrebbe tornare ad essere al centro di un progetto, giocare con più continuità ed essere amato da una tifoseria calda e appassionata come quella siciliana.
Zamparini si è affrettato a smentire la voce adducendo problemi riguardanti l’ingaggio evidentemente troppo alto per la società rosanero, ma non è detto che non si possa trovare un accordo tra le parti per risolvere questo nodo legato al compenso di Fantantonio. Il Milan potrebbe avere interesse ad accontentarlo, specialmente nel caso in cui si riesca ad inserire il gioiello Javier Pastore nella trattativa.
Se tutto questo non fosse attuabile, rimangono per Antonio le più irrealistiche destinazioni come Sampdoria e Bari, ma per l’appunto queste soluzioni appaiono decisamente più lontane. Una cosa è certa, Antonio vuole giocare e tornare a risplendere, dove questo accadrà lo sapremo però solo tra qualche tempo.