L’Autorità Garante per le Comunicazioni, presieduta da Antonio Calabrò, ha definito e diffuso le regole sull’asta per l’assegnazione delle frequenze analogiche, che rimarranno libere, grazie al passaggio delle reti tv al digitale terrestre. Tali frequenze sono di estrema importanza, perchè permetteranno agli operatori di telefonia mobile di potere usufruire di spazi per la banda larga, in una fase in cui c’è una ricerca spasmodica di frequenze, dopo il boom dei smartphone, che sta ponendo non pochi problemi di copertura.
E zone del Paese che fino ad oggi sono rimaste scoperte, potranno così accedere alla banda larga, a una velocità fino a 100 megabit. Non per nulla, lo stesso Calabrò ha chiarito che quest’asta potrebbe portare l’Italia in cima all’Europa per capacità di copertura e velocità della banda.
Ma l’asta è importante anche sotto un altro aspetto, quello finanziario. Nella legge di stabilità, approvata il dicembre scorso, il governo ha calcolato introiti per 2,4 miliardi di euro. Il ministro Tremonti, tuttavia, per evitare eventuali buchi di bilancio ha anche previsto tagli lineari fino a 2,4 miliardi, nel caso in cui l’esito dell’asta fosse inferiore alle attese.
L’unico problema è dato dalla resistenza delle tv locali a liberare le frequenze analogiche, dietro il compenso di 240 milioni, stanziato dal governo. Esse vorrebbero il doppio e probabilmente potrebbero ottenere qualcosa, per evitare che l’asta non abbia successo.
Sono stati così previsti i criteri per l’assegnazione delle frequenze agli operatori mobili. Saranno distribuiti, in tutto, quasi 300 megahertz. Nessun vincolo per le frequenze a 1800 e 200 Mhz. Per quelle a 800 Mhr, invece, entro cinque anni dovrà esserci la copertura del 75% dei comuni sotto i tre mila abitanti, mentre per le 2600 si dovrà coprire almeno il 40% della popolazione. In più, per favorire anche i nuovi operatori, si è stabilito che chi ha già una rete mobile, come Tim, Vodafone e Wind, potrà aggiudicarsi fino a tre blocchi su seia 800 Mhz, H3G fino a quattro, mentre un nuovo entrante fino a 5.