L’alcool, alleato nelle feste e nelle occasioni speciali, adatto per dimenticare problemi e renderci più disinibiti, è una grave minaccia per il nostro stato di salute. Gli organi che traggono più problematiche dall’assunzione di alcolici sono il fegato, lo stomaco ed il cervello.
L’etanolo propriamente detto, contenuto nella grande varietà di sostanze alcoliche in commercio, è uno degli anestetici più antichi del mondo. La sua funzione, nell’antichità, era quella di anestetizzare un soggetto per medicare una ferita o per attenuare il dolore di una malattia. Oggi sono sempre di più le persone che ne abusano o per gioco, o per evasione o per attenuare uno stato grave di depressione e tristezza.
Solo in Italia ci sono circa 1,5 milioni di malati di alcolismo.
A combattere il problema dell’alcool crescente, arriva un farmaco che punta a combattere il desiderio di bere: si chiama “Acamprosato” ed è un neuromodulatore capace di ridurre la bramosia incontrollabile di bere e diminuire il rischio di ricadute degli ex-alcolisti. Il nuovo farmaco potrà essere assunto solo dopo un costante e duraturo supporto psicoterapeutico; non induce dipendenza e può essere somministrato anche insieme ad alti farmaci già in uso tra gli alcolisti. E’ stato già prescritto in altri 40 paesi dove è usato già da oltre 20 anni, ma in questi giorni sarà disponibile, finalmente, anche in Italia.
L’efficacia dell’Acamprosato è stata dimostrata da numerosi test e la terapia farmacologica è un valido aiuto alla psicoterapia per il recupero dei malati di ebbrezza alcolica frequente. Il nuovo farmaco sarà, quindi, un aiuto in più per diminuire l’incidenza di una patologia grave, che ogni anno solo in Italia, porta ad oltre 20.000 decessi. Ridurre la voglia di bere non sarà più un problema: il supporto psicologico ed il nuovo farmaco inizieranno una battaglia per sconfiggerla.