Premio Prisco 2011: premiati Di Natale, Mazzarri e Campedelli

Si è svolta nella giornata di ieri, presso il Teatro Marucino di Chieti, la nona edizione del “Premio Giuseppe Prisco”. Come consuetudine dell’onorificenza, sono stati premiati un allenatore, un calciatore ed un presidente che hanno al meglio interpretato i valori di lealtà e correttezza sportiva nell’ultima stagione.

Ad assegnare il premio una giuria composta da giornalisti di calibro nazionale presieduta da Sergio Zavoli e composta da nomi noti della stampa italiana come Italo Cucci e Giampaolo Ormezzano.

I vincitori di questa edizione sono stati: l’allenatore del Napoli, Walter Mazzarri reduce dalla storica impresa di qualificazione in Champions per il Napoli; il capocannoniere della Serie A Antonio Di Natale, re dei bomber italiani per la seconda stagione di fila; tra i presidenti l’ha spuntata Igor Campedelli, presidente della matricola Cesena, salvatasi dal rischio retrocessione con una giornata d’anticipo.

Inoltre, sempre in questa sede, è stato assegnato il premio giornalistico “Nando Martellini” che, giunto alla sua settima edizione, è stato assegnato a Roberto Beccantini de “La Stampa”.

Walter Mazzarri è diventato professore dalla panchina, esordendo a Bologna come “secondo” di Ulivieri, spiegando il calcio ai ragazzi anche con scritti e parole: forse perché non è portoghese ma semplicemente maremmano… Tecnico amatissimo dai napoletani, soprattutto esperto nell’inventare ruoli inediti per giocatori che gli consegnano discreti e che lui trasforma in campioni. Descamisado ‘quattro stagioni’ ha attitudini vulcaniche, ovviamente vesuviane. Ha inventato le partite di 95 minuti”.

Questa l’originale e fantasiosa motivazione che ha permesso al mister livornese di aggiudicarsi il premio e partecipare alla cerimonia, dalla quale però è dovuto scappare per recarsi a Bazzano(AQ) uno dei centri abitati maggiormente colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 e dove ha ricevuto il secondo premio della giornata; gli è stato conferito, infatti, il premio “L’Aquila che rinasce” alla sua prima edizione. Qui il tecnico del Napoli, visibilmente tradito dall’emozione ha elogiato il carattere degli abruzzesi dopo un dramma tanto grande:” Sono commosso e faccio fatica a parlare per la commozione. Questo premio deve essere consegnato a voi, perché L’Aquila che rinasce la si deve alla vostra fierezza e al coraggio che mettete per andare avanti nella vita e far risorgere questa bellissima città“.

Gestione cookie