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Philip Roth vince il “Man Booker International Prize”

Published by
Andrea Luigi Gaetani

Il vincitore 2011 del celebre “Man Booker International Prize”, il riconoscimento letterario più importante per la letteratura anglofona, è Philip Roth. Su dodici finalisti, fra cui Dacia Maraini, è stato selezionato Roth, che ha dichiarato: «Questo è per me un grande onore e sono felice di ricevere questo premio». Il premio nasce come riconoscimento all’intera opera letteraria di un autore ed ha una cadenza biennale: nel 2005 è stato proclamato vincitore Ismail Kadare, nel 2007 il nigeriano Chinua Achebe e nel 2009 Alice Munro. Il premio consiste in 60.000 sterline. Gli altri finalisti, escluso Roth e il celebre scrittore di spy-stories John Le Carrè, che ha chiesto di essere escluso dal concorso, erano: Wang Anyi, Juan Goytisolo, James Kelman, John le Carré, Amin Maalouf, David Malouf, Dacia Maraini, Rohinton Mistry, Philip Pullman, Marilynne Robinson, Su Tong e Anne Tyler. L’annuncio della vittoria di Roth è stato dato a Sidney, in occasione del festival degli scrittori australiani, ma la consegna del premio avverrà il 28 di Giugno a Londra.

Philip Roth, nato a Newark nel 1933, è molto noto al grande pubblico, essendo stato anche vincitore del premio Pulitzer con il romanzo “Pastorale Americana”, nel 1997. La sua opera più celebre è il romanzo “Lamento di Portnoy” (1969) nella quale un americano-ebreo, Alexander Portnoy, espone al suo analista un lungo monologo prima di inziare la sua terapia. Attraverso le nevrosi di questo personaggio erotomane e in cerca del suo equilibrio, Roth ha raccontato il mondo del sesso e dell’ebraismo, catturando l’attenzione di moltissimi lettori per la sua originalità e il suo stile spregiudicato.

Roth, dopo aver ricevuto il premio, ha commentato: «Uno dei piaceri particolari che ho avuto come scrittore è quello di veder letto il mio lavoro a livello internazionale nonostante tutte le angosce di traduzione che ciò comporta». Dacia Maraini, unica italiana fra i finalisti, ha dichiarato: «Philip Roth è un grande scrittore, che si merita il premio in pieno. Personalmente io non ci contavo più di tanto»; inoltre ha aggiunto: «Roth è un autore che io amo in modo particolare, che leggo da sempre».

La giuria del Booker prize, diretta da Rick Gekoski, ha motivato la sua scelta con queste parole: «Per oltre 50 anni i libri di Philip Roth hanno stimolato, provocato e divertito un enorme, e ancora in espansione, pubblico di lettori. La sua immaginazione non ha consentito solo di riformulare l’idea di identità ebraica ma ha rianimato la narrativa in generale e non solo la narrativa americana».

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Andrea Luigi Gaetani