Si sarebbe dovuto intitolato “Il Mio Canto Libero“, citando una nota canzone del defunto Lucio Battisti, e invece il ritorno di Vittorio Sgarbi in televisione, per di più in prima serata, avrà un titolo molto più provocatorio, che sicuramente “anticipa” nel migliore dei modi ciò che tutti noi ci aspettiamo dalle cinque puntate programmate per lo show.
La prima puntata di “Ora ci tocca anche Sgarbi” avrebbe dovuto addirittura trattare del difficile tema di “Dio”, ma la novella direttrice generale Lorenza Lei si è subito opposta. Ne è scaturito un botta e risposta tra la dg e il critico d’ arte durato per diversi giorni, finché si è intromesso tra i due Mauro Mazza, direttore di Raiuno intenzionato prima di tutto a fare gli interessi della rete. Così per la prima puntata del programma co-prodotto dalla stessa Raiuno e da Ballandi Entertainment, si è scelto un tema più libero, aperto a numerose interpretazioni: “Il Padre”.
Mazza ha cercato di dimostrare a Sgarbi la stessa fiducia che il precedente dg Mauro Masi sembrava avergli concesso prima del suo abbandono alla carica. La Lei si è subito opposta, ma lo schieramento in prima linea di Mazza, che si è assunto tutte le responsabilità editoriali riguardanti il programma, sembra aver tranquillizzato, o per lo meno ammutolito, la “First Lady” della televisione italiana.
Sgarbi si prepara quindi a questa nuova avventura, che sarebbe dovuta iniziare già a gennaio e che si sarebbe dovuta comporre di sei puntate.
Il Vittorio della nostra televisione confermerà le sue parole quando si affermò come il nuovo “anti-Saviano”? O risulterà essere un flop colossale che costringerà la rete a dover fare retro-front sulle proprie scelte.
Tanti i temi previsti per le prossime trasmissioni, dalla “Donna” alla “Bellezza” passando per la “Libertà e la Giustizia” e addirittura alla “Follia“.