Eurozona, ad aprile inflazione al 2,8%

Cresce l’inflazione nel mese di aprile, nei 17 Paesi dell’Eurozona (quelli che adottano l’euro come moneta). L’indice dei prezzi si è attestato a +2,8% sullo stesso mese del 2010, registrando una crescita dello 0,1% su base mensile. E pensare che nell’aprile del 2010, il tasso di inflazione era solo all’1,6%, un’accelerazione che conferma le preoccupazioni di BCE e dei mercati su un surriscaldamento dei prezzi, legato alla crescita delle quotazioni delle materie prime, come greggio e beni alimentari.

E così, nei primi quattro mesi dell’anno, i prezzi hanno fatto registrare aumenti costanti e consistenti, partendo dal +2,1% di gennaio, passando per il +2,4% di febbraio, per arrivare al +2,7% di marzo e il 2,8% di aprile. Difficile che ancora si siano dispiegati del tutto gli effetti dell’aumento dei tassi di riferimento della BCE, decisi ai primi di aprile, sebbene si possa già notare una sorta di frenata nella crescita dell’inflazione, su base mensile.

Il dato di ieri, tuttavia, spinge verso un’attesa di rialzo dei tassi, probabilmente a luglio, quando sarà attuata un’ulteriore stretta di 25 punti base o 0,25%.

Più positiva la situazione in Italia, dove ad aprile l’indice dei prezzi è salito del 2,6% sull’aprile 2010, mentre a marzo era risultato in crescita del 2,5%. Stesso aumento, quindi, su base mensile, ma livello complessivamente minore, il che è un buon segnale per la tenuta della produttività italiana.

A fare impennare maggiormente i prezzi sono stati i trasporti, i quali hanno risentito dell’aumento del costo del greggio, con +5,9% e gli alloggi, a +5%. Diminuiscono, invece, i prezzi delle telecomunicazioni, in calo dello 0,9%.

 

 

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