Oltre ai quattro grandi comuni (Milano, Torino, Bologna, Napoli) che hanno attirato le attenzioni di tutti e i cui risultati hanno avuto un valore nazionale, la due giorni di voto ha riguardato anche 11 province con 5 già assegnate al primo turno e sei che invece andranno al ballottaggio. Il centrosinistra si conferma a Gorizia, Lucca e Ravenna mentre cede Campobasso al centrodestra che vince al primo colpo anche a Treviso.
VERCELLI – Al contrario del comune di Torino che ha visto prevalere nettamente il candidato del Pd, Piero Fassino, nella provincia piemontese il centrodestra sfiora il successo al primo turno con Vercellotti che si ferma al 49%, grazie anche alle divisioni del centrosinistra che presentava due candidati: Bobbia che si attesta al 33% e Rossi (Idv) che arriva all’8,9%. Nettamente distaccato il Terzo Polo con Radaelli che colleziona un magro 3,9%.
PAVIA – Centrodestra in testa anche a Pavia con Invernizzi che arriva al 44,1% e al ballottaggio dovrà vedersela con Bosone che si ferma al 33,8%. Decisivi saranno i voti del candidato dell’Udc, Poma, che raccoglie un buon 9,6%, mentre ci sono pochi dubbi che il 3,5% raccolto da Forti (Federazione della Sinistra) convergerà sul candidato di centrosinistra.
GORIZIA – Centrosinistra che ha una buona affermazione a Gorizia, dove Gherghetta è eletto al primo turno con il 52,8%, quasi 20 punti in più del candidato del centrodestra, Vecchi. Buon risultato per Cosma, Terzo Polo, che raccoglie il 10,4%.
TRIESTE – E il centrosinistra è in testa anche a Trieste con la Poropat che sfiora la vittoria al primo turno (48,48%) e al ballottaggio dovrà vedersela con il candidato del Pdl, Ret, fermo al 19,83%. Non va bene alla Lega che presentava un candidato autonomo, Polidori, che raccoglie il 7,7%. Buona affermazione per il rappresentante della Destra, Cervesi (6,2%).
TREVISO E CAMPOBASSO– Vittoria netta di Muraro (centrodestra) a Treviso con il 57,5% contro il 32,9% di Casellato (centrosinistra) e il 6,8% di Zabotti (Terzo Polo). Successo di proporzioni simili a quello ottenuto a Campobasso da un altro candidato del centrodestra, De Matteis (centrodestra) che arriva al 54,3% distanziando di oltre 20 punti Fanelli (centrosinistra). Ancora più distanti Nagni (Idv) con il 6,6% e Coscia (Federazione della Sinistra) con il4,3%.
LUCCA E RAVENNA – Situazione inversa a Lucca e Ravenna dove, confermando le previsioni, il Pd vince al primo turno senza problemi. Nella provincia toscana, Baccelli (centrosinistra) tocca il 54,9% distanziando senza difficoltà Brunini (centrodestra) che si ferma al 41%. A Ravenna distacco ancora più pesante con il candidato del centrosinistra, Casadio che incassa il 62% di preferenze e Capucci (centrodestra) che si ferma al 26,7%.
MANTOVA E MACERATA – Lotta all’ultimo voto si preannuncia a Mantova e Macerata, con i candidati che arrivano al ballottaggio distanziati neanche di un punto. A Mantova, Pastacci (centrosinistra) è avanti con il 41,8% ma il suo rivale, Fava (centrodestra) è al 41,1. Decisive allora risulteranno le decisioni del candidato dell’Udc, Marcazzan che ha ottenuto il 5,1% e di Grassi (Federazione della Sinistra) che ha raggiunto il 3,2%. Situazione ancora più in bilico a Macerata dove Pettinari (centrosinistra) ottiene il 43,1% contro il 42,8% di Capponi (centrodestra). Qui però peserà molto il 9,9% ottenuti da Acquaroli della Federazione della Sinistra-
REGGIO CALABRIA – Situazione diversa quella della provincia calabrese dove il candidato del centrodestra, Raffa può contare su un buon 45,6% contro il 26,6% di Morabito (centrosinistra). Nella sfida del 29 e 30 maggio peserà però il 21,9% raccolto dal candidato dell’Api, Fuda: chi vuole salire sullo scranno più alto della Provincia non potrà fare a meno di scendere a patti con lui, così come non dovrà sottovalutare il 4,5% raccolto da Nucera (Idv).