Entro il prossimo mese di giugno 2011 il Banco Popolare presenterà ed illustrerà alla comunità finanziaria il Piano Industriale. A darne notizia è stato proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari in concomitanza con il via libera, da parte del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Sorveglianza, di un progetto che prevede, nello specifico, la riarticolazione delle reti commerciali che riguardano le Banche del territorio.
Questo progetto rientra proprio nel Piano Industriale di prossima presentazione; inoltre, il Consiglio di Gestione ed il Consiglio di Sorveglianza del Banco Popolare hanno altresì approvato il progetto che prevede la fusione per incorporazione, in Banca Popolare di Lodi, della Banca Popolare di Crema e della Banca Popolare di Cremona. In accordo con una nota emessa in data odierna, lunedì 16 maggio 2011, dal Banco Popolare, al termine del progetto di riarticolazione il Gruppo bancario sarà composto, entro il 2011, da complessive cinque banche del territorio e da Banca Aletti.
Questi, nello specifico, sono gli Istituti di credito coinvolti che al termine dell’operazione saranno ancora di più radicati sul territorio con le proprie filiali: Banca Popolare di Verona, San Geminiano e San Prospero, Banca Popolare di Crema, Banca Popolare di Novara, Banca Popolare di Cremona, Banca Popolare di Lodi, il Credito Bergamasco e la Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno. Sia nell’immediatezza, sia in prospettiva, il Banco Popolare da questo progetto punta a conseguire benefici che partono dalla riduzione dei costi all’eliminazione delle sovrapposizioni a livello commerciale, e passando per una maggiore competitività ed incisività sempre a livello di distribuzione commerciale.