LA RICOSTRUZIONE – Secondo una prima ricostruzione fornita dalla Polizia, l’auto percorreva Via Petrarca diretta verso Mergellina ed è entrata a velocità elevata nella curva, dove sono soliti fermarsi i turisti per scattare foto al panorama. L’automobile è sbandata, invadendo la corsia opposta e andando ad urtare contro il marciapiede. L’urto ha provato lo scoppio del pneumatico anteriore sinistro con la vettura che ha attraversato obliquamente la carreggiata e si è andata a schiantare sul parapetto della curva, sfondandolo; l’auto è poi precipitata per quasi 100 metri finendo il suo volo all’altezza di Piazza San Luigi. Sulla strada non è stato trovato nessun segno di frenata. Durante il volo il veicolo ha saltato il vialetto del sottostante Parco Petrarca e ciò induce a pensare che la velocità a cui andava la macchina, che non è stato possibile appurare per le condizioni dell’autovettura, fosse molto elevata. Il magistrato ha ora disposto l’autopsia sui cadaveri dei tre ragazzi che sarà effettuata oggi pomeriggio presso l’Istituto di Medicina Legale del secondo policlinico napoletano.
STRADA KILLER – Incidenti così gravi non sono nuovi a Via Petrarca, una strada che di notte si trasforma in un vero e proprio circuito di Formula Uno, dove le auto con a bordo molto spesso ragazzi giovanissimi sfrecciano a tutta velocità.
Diverse le segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine di vere e proprie corse clandestine con anche delle scommesse, che però non hanno avuto nessun risvolto. Diverse anche le richieste da parte degli abitanti di una migliore segnaletica stradale e di dissuasori di velocità: richieste che sono rimaste inascoltate e che ora tornano in maniera terribile di attualità con la morte di Gianluca, Gianmaria e Oliviero.