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Elezioni Amministrative 2011: oggi e domani si vota! Vademecum e spunti di riflessione prima dei risultati

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Giancarlo Sali

Oggi e domani si vota per le elezioni amministrative 2011. Ben 13 milioni di italiani sono chiamati alle urne per le elezioni provinciali e comunali. Nella giornata di oggi si può votare dalle 8 alle 22, mentre domani i seggi resteranno aperti dalle 7 alle 15. Subito dopo la chiusura delle operazioni di voto, le sezioni inizieranno lo spoglio. Nei comuni con meno di 15 mila abitanti, vincerà il candidato che avrà ricevuto almeno un voto più degli altri. Nei comuni più grandi e per quanto riguarda le elezioni provinciali, nel caso nessun candidato raggiungesse il 50% più uno dei voti, tra 15 giorni andrebbero al ballottaggio i due aspiranti sindaci o presidenti più votati. In tutto si rinnoveranno 1.177 consigli comunali (23 sono i capoluoghi) e 11 provinciali. Grande attesa per le comunali a Milano, Torino, Bologna e Napoli.

A Torino e Bologna il Pd cerca conferme senza bisogno di ballottaggi. Stessa cosa per Pdl e Lega Nord a Milano, dove non cessano le polemiche tra i due candidati Moratti e Pisapia (che presenterà querela contro la candidata Pdl ed il suo entourage ha già presentato un esposto contro ignoti perchè molti dei suoi manifesti in città risultano stati strappati).

Discorso diverso è la situazione di Napoli, dove da diversi anni governa il centro-sinistra ma dove stavolta, dopo i problemi con la spazzatura, si prospetta una battaglia all’ultimo voto, considerando che anche l’Idv ha preferito correre da solo nel capoluogo campano.

Incertezza sul risultato del Terzo Polo (Api di Rutelli e Tabacci, Futuro e Libertà di Fini e Bocchino ed Udc di Casini), che per la prima volta si presenta in un’elezione: se non raggiungerà almeno la doppia cifra, si parlerà di debacle.

Curiosità anche intorno al Movimento 5 Stelle di Grillo, che nelle amministrative di un anno fa raggiunse un risultato straordinario.

Tra le Province da rinnovare ci sono Pavia, Mantova e Ravenna.

Il solito grande pericolo, visto l’andazzo degli ultimi anni, è l’astensionismo crescente, che anche in questa tornata elettorale rischia di condizionare i risultati.

Ricordiamo che la Sicilia invece, andrà alle urne il 29 e 30 Maggio.

Infine (perché noi italiani non ci facciamo mancare nulla e ci piace buttare via tanti soldi evitando “accuratamente” di accorpare le votazioni), il 12 e 13 Giugno l’intera Penisola si recherà al voto per i tre referendum (su acqua, nucleare e legittimo impedimento).

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Giancarlo Sali