Già lo scorso febbraio non era passata la norma che prevedeva una sospensione degli abbattimenti in Campania, contenuta nel famoso “Milleproroghe“. Una sospensione per ben 60mila demolizioni fino a fine anno, per la quale i rappresentanti campani del Pdl si erano molto spesi ma che già si era scontrata con le obiezioni del ministro dell’economia, Giulio Tremonti e del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Alla vigilia di un voto amministrativo che si preannuncia assai incerto, si riaprono quindi le crepe (mai sanate, in fondo) tra il partito guidato da Umberto Bossi ed il presidente del Consiglio, nonostante quest’ultimo durante il comizio a Napoli sia apparso tutt’altro che preoccupato, tra barzellette, attacchi ai soliti noti ed immancabili contestazioni.
Insieme alla Lega, insorgono le opposizioni che parlano di spot elettorali all’insegna dell’illegalità. Massimo Donadi, presidente dei deputati di IdV, non va per il sottile. “Da un lato è vergognoso che per una manciata di voti Berlusconi annunci l’ennesima immorale sanatoria sulle case abusive, costruite anche in parchi naturali e zone ad alta inedificabilità, dall’altra l’immediata presa di distanza della Lega ci fa capire che la tanto millantata unità dell’alleanza tra PdL e Carroccio ha la stessa solidità di un cubetto di ghiaccio sotto il sole di Ferragosto“.
Sul fronte del Partito Democratico, Dario Franceschini, impegnato a Napoli nell’ultimo giorno di campagna elettorale a sostegno del candidato Mario Morcone, commenta.”Spero che questa cosa folle di ostacolare le demolizioni delle case abusive venga dimenticata lunedi’...credo che anche l’abolizione della Tarsu sia una delle cose che promette durante le elezioni e poi non fa. Le sue parole sono completamente inaffidabili”.