Parmalat, Opa fino all’8 luglio

Durerà dal 23 maggio all’8 luglio l’Opa di Lactalis, come comunicato dalla Consob. A partire da quella data, infatti, i francesi avranno un mese e mezzo esatto, per racimolare le azioni sul mercato, diventando azionisti di maggioranza a tutti gli effetti. Durante questo periodo, per fine giugno, è prevista la riunione dell’assemblea degli azionisti, i quali dovranno rinnovare il consiglio di amministrazione.

Questo termine era stato considerato come ultimativo per un eventuale Opa francese, in quanto ci sarebbe il rischio teorico per Lactalis di essere azionisti di maggioranza, senza la possibilità di controllare il cda, in quanto il suo rinnovo avverrebbe prima che i francesi abbiano in mano le azioni raccolte sul mercato.

Un’ipotesi che Lactalis ha fatto intendere che cercherà di evitare, presentandosi già a fine giugno, prima ancora della scadenza dei termini dell’Opa, con deleghe delle azioni già raccolte sul mercato, di fatto avendo così la maggioranza dei diritti necessari a procedere alla nomina di amministratori di fiducia.

C’è poi il capitolo dell’esborso che i francesi dovranno affrontare, per realizzare l’operazione. A questo proposito, citiamo qualche dato. Già a marzo, Lactalis ha raggiunto il 29% delle azioni Parmalat, per cui l’offerta pubblica di acquisto è rivolta al restante 71%. Se tutti gli azionisti rimanenti vendessero le loro quote ai francesi, il costo dell’operazione sarebbe di 3,4 miliardi, che aggiunti al debito pregresso di 3,3 miliardi, porterebbero l’indebitamento totale della società transalpina a 7,7 miliardi di euro.

Tuttavia, è evidente che il costo sarà inferiore, in quanto non tutti gli azionisti venderanno le loro azioni, tanto che la Cassa depositi e prestiti avrebbe già in mente di acquisire un pacchetto del 10%.

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