La spiegazione potrebbe concludersi qui, ma è oggettivamente poco probabile che qualche hacker vada ad attaccare il manifesto dell’ hacking mondiale. Una spiegazione più probabile la potremmo trovare ed abbinare al caso Playstation Network. L’associazione si dichiara innocente (nel caso di Anonymous non è una cosa scontata, visto che l’associazione ha spesso rivendicato attacchi a siti importanti) e ancora oggi non esistono prove inconfutabili (almeno da quello che sappiamo). Ma a quanto pare le autorità americane (FBI in primis) avrebbero in mano un database con i vari membri dell’associazione.
In poche parole, sembrerebbe che dietro a questo down del sito di Anonymous ci siano le autorità americane. Si tratta di una supposizione molto più fattibile rispetto ad un singolo attacco hacker. Ma non possiamo dire con certezza né che Anonymous sia il responsabile del caso Playstation Network né che sia l’ FBI il responsabile del down del sito. A questo punto si attendono sviluppi nei prossimi giorni, visto che la situazione sembra stia diventando moto “calda”.