Il tumore al seno ogni anni segna la vita di migliaia di donne in tutto il mondo. La ricerca si adopera tanto affinché si trovino giuste e nuove terapie nella speranza di salvare la vita a molte di queste, ma ancor oggi, per quanto la medicina abbia fatto enormi passi avanti, e siano stati identificati nuovi approcci aggressivi per contrastare il tumore al seno, la prevenzione rimane l’arma più efficace per salvare il gentil sesso.
Domenica 8 maggio 2011 è stata la festa della mamma e ancora una volta l’AIRC è scesa in campo per sensibilizzare nuovamente la lotta contro il cancro al seno, ed è stata una vera vittoria in tutte le piazze italiane.
I responsabili dell’evento hanno affermano che anche se c’è molto da fare, sensibilizzare l’ambiente femminile a effettuare maggiori controlli e nuovi screening ogni anno, può salvare tante vite.
Infatti, in Gran Bretagna una ricerca dell’ONG britannica, World Cancer Research Fund, ha affermato che circa 20 mila donne nel solo Regno Unito potrebbero prevenire la malattia con le giuste analisi di prevenzione e soprattutto avvalendosi di un sano e idoneo stile di vita.
Purtroppo ancor oggi ogni nonostante le campagne di sensibilizzazione, il fumo e l’abuso di alcol sono ancora forte nel sesso femminile, in più uno stile di vita scorretto abbinato ad una cattiva alimentazione e alla vita sedentaria, fanno delle donne delle vittime spesso certe.
E’ vero che il tumore al seno potrebbe essere generato da alcune cause ereditarie genetiche, ma i dati evidenzianti affermano che sono ugualmente molte, quelle che con una responsabilità maggiore, sia di analisi preventiva, e di uno stile di vita sano e corretto potrebbero evitare la malattia.
Il tumore al seno nella sua forma più aggressiva tende a far divampare nel fisico femminile numerose metastasi che attaccano anche altri organi dell’organismo, per questo spesso la giusta diagnosi preventiva può in molti casi salvare delle vite.