Non esiste alcuna base scientifica per sostenere che l’11 maggio del 2011 un devastante terremoto colpirà Roma. In ogni caso nemmeno Raffaele Bendandi ha mai fatto una previsione del genere e non esistono documenti a sostegno di tutto ciò. Questa l’estrema sintesi delle dichiarazioni di Alessandro Amato dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) in occasione della conferenza stampa che presenta l’Open Day che si terrà proprio il fatidico giorno, nella sede dell’istituto. Si tratterà di una giornata di informazione rigorosamente scientifica sui terremoti, incontri con gli scienziati, visite guidate nelle sale tecniche, aperta al pubblico ed alla…scaramanzia. Nonostante le rassicurazioni di Paola Lagorio (presidente dell’associazione “La Bendandiana” che custodisce i manoscritti di Bendandi) e del neo-capo della Protezione civile Franco Gabrielli (subentrato al più celebre Guido Bertolaso) l’isteria collettiva corre veloce sui blog, facebook e chi più ne ha più ne metta. La notizia ha fatto ormai il giro del mondo, arrivando addirittura in Cina (con toni ironici) e spingendo anche i sismologi americani a rassicurare i cittadini romani, che parrebbe stiano prendendo troppo sul serio la cosa.
Intanto il numero delle “ricerche” degli utenti di internet sull’autore della presunta “profezia” è enorme. Ma chi era Raffaele Bendandi? Nato a Faenza nel 1893, appassionato di astronomia e geofisica dall’età di 10 anni, comincia a studiare in proprio e formulare teorie non validate dalla comunità scientifica, fino a quando decide di ufficializzare davanti al notaio di Faenza una previsione: il 2 gennaio 1924 sarebbe avvenuto il sisma nelle Marche. Avendo “sbagliato” per appena due giorni, la prima pagina del Corriere della Sera fu dedicata a “colui che prevede i terremoti”. La leggenda era iniziata. Interessante che nel 1927 fu nominato da Benito Mussolini Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, ma poi fu minacciato di esilio se non avesse smesso di pubblicare previsioni sui terremoti in Italia… Un pò come accade oggi con i sondaggisti?
Servizio di LA7 sulla pretesa previsione del terremoto dell’11 Maggio 2011
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Mentre persino il discusso studioso Giampaolo Giuliani (che con le sue azzeccate previsioni sul terremoto de L’Aquila provocò non poco scompiglio tra gli scienziati) si prodiga per informare che non esiste una previsione di tal genere ma che il nostro paese non possiede una adeguata cultura per mitigare il rischio terremoti, un richiamo a concentrarsi su sicurezza e prevenzione piuttosto che sul fatalismo delle previsioni viene anche da Alessandro Amato: ”Se il prossimo grande terremoto in Italia sara’ catastrofico come quello di Haiti dipendera’ dalle scelte che si fanno oggi”.
Anche se la scienza per progredire ha bisogno di indagare proprio su quello che ancora non si conosce, questa volta sembra proprio che l’unico mistero siano i buontemponi che sono riusciti a gonfiare a dismisura uno scherzo, grazie a facebook ed internet.