Le normative italiane per quanto riguarda il conseguimento e il mantenimento della patente di guida sono molto a favore degli automobilisti: infatti, una volta ottenuta la patente, mantenendo un corretto stile di guida, l’unica possibilità di vedere una eventuale revoca della patente è quella di non superare la visita medica (che fino ai 50 anni si fa ogni 10 anni). Questa normativa, è pericolosa, visto che nel corso di questi dieci anni (da una visita all’altra) possono svilupparsi alcune patologie gravi che di fatto dovrebbero impedire l’idoneità alla guida. Ma, visto che la visita si fa ogni 10 anni, nessuno lo viene a sapere e quindi l’automobilista continua a guidare indisturbato. Bene, dal 2013 si cambia completamente. Infatti, come indica il decreto legislativo 59/2011 che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dal19 gennaio 2013 i medici delle Aziende sanitarie locali dovranno segnalare eventuali patologie che compromettono la capacità di guida.
In poche parole, i medici dovranno fare “la spia” e segnalare eventuali “problemi” al ministero dei Trasporti, tramite il Siit, Servizi integrati infrastrutture e trasporti (ex Motorizzazione Civile). Ma la cosa non finisce qui, infatti, dopo che il medico avrà fatto la spia (bisognerà comunque vedere quanti medici saranno fiscali in questi senso), il Siit comunicherà all’ automobilista di dover effettuare una visita medica (che potrà essere fatta dalla commissione medica locale) entro 60 giorni dall’ avviso.
Sarà poi l’esito della visita medica a stabilire se il patentato è idoneo alla guida completamente o con validità ridotta, o se addirittura la licenza di guida debba essere sospesa temporaneamente.