A dire il vero, ciò che non si riesce a comprendere è come questa “gaffe” e figuraccia siano state commesse in modo così clamoroso da Emma Marcegaglia, che non ha certo acquistato punti, dopo questo fine settimana. Il riferimento è all’applauso all’amministratore delegato della Thyssen Krupp, Herald Espenhahn, condannato a sedici anni e mezzo per omicidio volontario, per il caso dei sette lavoratori rimasti uccisi nello stabilimento torinese, in seguito a un incendio, non domabile per violazioni riscontrate alla sicurezza.
Dalla platea di quasi sei mila imprenditori a Bergamo era scattato un applauso di solidarietà a Espenhahn, che il presidente Marcegaglia aveva poi persino sottolineato con orgoglio in conferenza stampa, non rendendosi conto della brutta figura a cui stava andando incontro.
Adesso, dinnanzi alle critiche della magistratura e di molta parte della stampa, con il Ministro Calderoli che ha giudicato imbarazzante l’accaduto, ufficiosamente Confindustria cerca di minimizzare quanto successo e il responsabile del Comitato per la sicurezza, Dott. Gattegno, ha difeso la Marcegaglia, sostenendo che il suo riferimento fosse all’applauso scrosciante della platea, quando Espenhahn aveva ribadito di volere rimanere in Italia, perchè i suoi figli parlano meglio il dialetto ternano che il tedesco.
Insomma, i vertici di Confindustria cercano di mettere una pezza alla situazione imbarazzante in cui sono stati ricacciati, per dichiarazioni, che potevano di certo essere risparmiate, non avendo aiutato la causa della sicurezza sul lavoro.