L’idea su cui si basa l’esperimento fatto da Muller è quella dell'”oggetto permanente”. Sono stati utilizzati una tavola di legno e palline da tennis di colore blu attaccate alle stringhe. I cani analizzati erano divisi in 25 maschi e 25 femmine. Le scene registrate sono state 4: nella prima una piccola pallina scompariva e ricompariva dietro la tavola. Nella seconda si ripeteva il tutto ma con una pallina grande. Nella terza si usava prima una pallina grande che, una volta scomparsa, veniva sostituita da una piccola, mentre nel quarto episodio accadeva l’esatto opposto. Dalla ricerca sono emersi risultati attesi per le prime due fasi, ma inattesi per le altre due. Il tipo di risposta dei cani è stata valutata in base al tempo in cui il cane rimaneva a fissare le palline.
E’ emerso che le femmine rimanevano a fissare la pallina negli ultimi due episodi per 30 secondi, mentre nei primi due solo per 10 secondi. Un tempo comunque maggiore rispetto ai maschi.