Insediatosi da pochi giorni sulla poltrona di Presidente della Consob, la Commissione di vigilanza sulle società quotate in borsa, Giuseppe Vegas, già sottosegretario del governo Berlusconi, oggi farà il suo primo discorso da veste di controllore, presso la sede di Piazza Affari, a Milano.
Non un discorso formale o celebrativo. Tutt’altro. Gli argomenti che Vegas affronterà saranno di estremo interesse e non solo per quanti siano addetti ai lavori. Del resto, già in questo primissimo periodo alla Consob, il nuovo presidente si è contraddistinto per la sua volontà di riorganizzare gli uffici, garantendo maggiore efficienza ai controlli, soprattutto sul territorio.
Vegas dovrebbe affrontare la spinosa questione delle Opa, la cui disciplina oggi è al centro di dibattito tra chi la vorrebbe più favorevole a un mercato contendibile e chi pensa che dovrebbe essere meno permissiva (vedasi caso Parmalat). Il presidente dovrebbe affermare la necessità di un ruolo di maggiore controllo, da parte della Consob, a prescindere dalle scelte legislative.
C’è poi il capitolo delle regole. Qui, Vegas lo ha già detto chiaramente; il suo obiettivo sarà quello di semplificare, semplificare, semplificare.
Troppe le regole e troppo lunghi i tempi per la quotazione delle società italiane in borsa, con lievitazione dei costi, che tengono lontane da Piazza Affari tantissime imprese, che al contrario potrebbero quotarsi. Per questo, egli ha già promesso che opererà nel senso di una celerità nei tempi di ammissione al listino (cosiddetto “listing”), cercando di allargare la platea delle società quotate, che in soli dieci anni ha visto dimezzarsi il loro numero delle imprese. Vegas dovrebbe, infine, esprimersi per una semplificazione degli strumenti di raccolta di risparmio, come i bond emessi da istituti di credito.
