Una regola fissa in Italia, per quanto riguarda il possesso di un’auto è: “il problema non è comprare un’auto. Il problema è mantenerla“. Su questo gli automobilisti italiani sono tutti d’accordo, visto che è possibile acquistare auto anche con soli 1000 euro, ma il problema diventa il costo delle benzina, il bollo auto, l’assicurazione, il passaggio di proprietà e altre tasse che bisogna pagare ad ogni transazione. L’ultima notizia è che a breve, aumenterà anche una tassa che siamo costretti a pagare quando acquistiamo un’auto nuova: stiamo parlando dell’imposta provinciale di trascrizione (IPT). Questa “bellissima” notizia va ad aggiungersi al costo sempre maggior della benzina (che tocca anche 1,60 euro), alle RCA Auto che aumentano costantemente anno dopo anno, anche se il numero di incidenti gravi è in calo. Infine c’è da segnalare il bollo auto, che prevede tariffe diverse da regione a regione, e prezzi più cari in caso di auto che rispettano norme antinquinamento inferiori alle Euro 4.
La notizia dell’aumento dell’IPT ha suscitato diverse polemiche, visto che aumentare una tassa che si paga al momento dell’acquisto di un’ auto nuova, potrebbe peggiorare una situazione che definire critica è poco: le vendite di auto In Italia stanno crollando mese dopo mese. Infatti se analizziamo i dati di vendita dei primi quattro mesi del 2011 e li confrontiamo con quelli del 2010 (che comunque rappresenta un’ anno nero per il mondo delle auto) le vendite delle auto nuove sono scese di un pesante 19%, mentre il numero di auto immatricolate ad aprile è il risultato più basso degli ultimi quindici anni.
C’era bisogno di scoraggiare ulteriormente l’acquisto di un’auto nuova?