Il rialzo dei prezzi alimentari, che nel mese di febbraio hanno registrato il record del 22%, sembra che non stia avendo seguito nelle ultime settimane, con i prezzi delle materie prime che si starebbero stabilizzando da aprile in poi. Eppure, il petrolio ha iniziato a correre di nuovo e a superare i cento dollari al barile, così come restano altissimi i prezzi dei beni alimentari, come mais, riso e grano, per cui il problema continua a essere fonte di reale preoccupazione. Anche perchè dalla Fao, i dati che emergono sulla fame nel pianeta sono piuttosto negativi, con un miliardo di persone che avrebbero difficoltà croniche a cibarsi, a cui si sarebbero aggiunti altri 44 milioni di persone, in seguito all’aumento dei prezzi alimentari.
Dalla Clinton, che ha partecipato al vertice a Roma, sono venuti alcuni appelli a una non meglio precisata cooperazione, mentre forse sarà stato più interessante il dubbio che il Segretario di Stato USA ha apertamente espresso sull’efficacia di misure che restringono il libero commercio mondiale, quali tasse e restrizioni alle esportazione, perchè afferma Hillary Clinton, ciò disincentiva gli agricoltori a coltivare.
Un altro passo importante della lady ha riguardato anche la necessità di utilizzare nel mondo sementi più resistenti alla siccità, che avrebbero, quindi, meno bisogno di acqua. Sarebbe la soluzione per i campi del Centro Africa, che risentono anche della variazione dei tempi stagionali, per cui non hanno spesso idea di quanto procedere con la semina. Un appello, quest’ultimo, che di fatto implicherebbe l’impiego di sementi modificate, i cosiddetti ogm. E in questo caso, lo scontro si sposterà sull’opportunità o meno di farne uso.