Gli esperti del Pentagono continuano a lavorare sui pc rinvenuti durante il blitz in Pakistan. Nei computer è stato rinvenuto materiale che l’amministrazione americano definisce importantissimo e che dimostrerebbe come Osama fosse ancora pienamente operativo e al capo dell’organizzazione terroristica. Il Pentagono ha poi pubblicato alcuni video ritrovati ad Abbottabad nel compound di Osama Bin Laden. In uno di questi video, a cui è stato tolto l’audio per motivi di opportunità, si vede Osama che guarda se stesso in televisione.
NAVY SEALS DECORATI – “Sono qui per dirvi grazie a nome dell’America”: con queste parole il Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama ha consegnato la Presidential Unit Citation a tutti i componenti della Navy Seals, il gruppo che ha partecipato al blitz che ha portato all’uccisione di Osama Bin Laden, il leader di Al Qaeda responsabile dell’attentato alle Torri Gemelle nel 2001. Nel consegnare la decorazione, il più alto riconoscimento assegnato alle truppe statunitensi per atti di straordinario eroismo contro il nemico, Obama ha ringraziato le truppe che da dieci anni combattono “in prima linea. “Ognuno di voi deve sapere – la dichiarazione del presidente Usa – che stiamo facendo progressi contro i terroristi. Sono questi risultati che ci consentono di aprire una nuova fase in Afghanistan con il trasferimento dei poteri da luglio, ma restando sempre vigili contro possibili attacchi da parte di Al Qaeda”.
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“OSAMA È VIVO” – Intanto sono tornati a parlare i membri della famiglia di Osama, con uno dei figli del terrorista che, secondo quanto rivela il quotidiano egiziano al-Wafd, ha smentito la morte del padre attraverso un telefonata ai due fratelli dello sceicco in cui afferma che Bin Laden “è ancora vivo e sta bene e quello che sostengono i media è falso”. Inoltre cominciano a trapelare indiscrezioni sulle informazioni che una delle mogli di Osama avrebbe rivelato nel corso degli interrogatori a cui è stata sottoposta dopo il blitz al capound di Abbottabad. Secondo le notizie pubblicate dal quotidiano pakistano Dawn, Amal Ahmed al Sadah, moglie yemenita dello sceicco avrebbe affermato che Obama si nascondeva in Pakistan dal 2003, a Chak Shah Mohammed Khan, villaggio vicino ad Haripur, città che distanzia qualche decina di chilometri da Islamabaad. Il trasferimento nel bunker di Abbottabad dove è stato ucciso sarebbe avvenuto verso la fine del 2005.