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Obama a Ground Zero, ma tanti i dubbi su morte Bin Laden

Published by
Giuseppe Timpone

Ieri il Presidente degli USA, Barack Obama, per la prima volta nella sua veste di inquilino alla Casa Bianca, è volato a New York, per rendere omaggio ai caduti delle Twin Towers, a Ground Zero, portando una corona di fiori che ha posato ai piedi del “survival tree”, un albero di pero, sorto in quel luogo che fu pieno di macerie subito dopo gli attacchi dell’11 settembre del 2001. Il presidente non ha voluto fare alcun discorso, ma si è limitato a stringere la mano al capo dei vigili del fuoco di New York e a pregare con tutti gli altri presenti per non attirare le critiche di quanti gli avrebbero rimproverato una strumentalizzazione dell’uccisione di Bin Laden. Alla cerimonia era stato invitato anche l’ex presidente, George W. Bush, a capo degli Stati Uniti nel giorno in cui avvennero gli attacchi. Bush Jr., tuttavia, ha ringraziato ma declinato l’invito, mantendosi coerente con la sua volontà di ritirarsi totalmente a vita privata in questa fase, dopo anni di fortissime critiche subite quando stava alla Casa Bianca.

La cerimonia di ieri rappresenta una sorta di incoronazione per Obama, che fino a quattro giorni fa versava in uno stato di consensi penoso, mentre i sondaggi ora lo danno in risalita di 11 punti in popolarità.

Certo, non basterà l’onda emotiva a salvare Obama alle prossime presidenziali, ma ora può giocarserla con più tranquillità. Nel 1991, alla fine della guerra del Golfo, l’allora presidente George Bush era dato a un tasso di consensi del 90%, l’anno seguente perse le elezioni contro Clinton. Quindi, niente sarà scontato il prossimo anno.

Tuttavia, al momento, alcuni pensieri per Obama potrebbero semmai provenire dalle tante domande che parte dell’opinione pubblica mondiale si pone a proposito del raid contro l’abitazione di Osama Bin Laden e la dinamica della sua uccisione.

Non c’è un corpo, che Obama ha già fatto sapere non mostrerà mai al mondo, perchè non è un trofeo da esibire, il che sarebbe la scelta più corretta. Ma oltre a un corpo che nessuno avrebbe visto, sono diverse le versioni, date ufficialmente anche dalla stessa Casa Bianca, riguardo agli attimi dell’uccisione dello sceicco. Si era detto, ad esempio, che il blitz fosse stato seguito in diretta, grazie alle telecamere dei soldati, da Obama, Clinton e altri pochi ristretti che avrebbero assistito a tutte le fasi. Ora si dice, invece, che le telecamere persero il segnale per circa 25 minuti, per cui da Washington non è stato possibile guardare in diretta l’uccisione di Bin Laden. Credibile? O l’ennesimo tentativo di preservare la purezza di Obama, che nessuno così potrebbe additare quale spettatore e attore di un omicidio?

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Giuseppe Timpone