Il consiglio dei ministri di ieri ha dato il via libera al cosiddetto decreto per lo sviluppo, voluto e presentato dal Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Molte le misure inserite, che mirano a sostenere e incrementare la crescita italiana. Previsto un credito di imposta per chi assume donne al sud, in settori in cui esiste un gap tra uomini e donne di almeno il 25%. Tale credito potrà essere usufruito anche per le imprese che investono in ricerca universitaria.
Inoltre, è stata introdotta la defiscalizzazione al 50% dei costi salariali per le assunzioni di soggetti svantaggiati, per quanti assumono entro i 12 mesi seguenti all’emanazione del decreto, che diventano 24 mesi, se i soggetti assunti sono particolarmente svantaggiati.
Per le spiagge, si prevede che i terreni su cui insistono chioschi o stabilimenti balneari, fatti salvi i diritti di passaggio e di utilizzo, saranno oggetto di un diritto di superficie, della durata di novanta anni, dietro congruo pagamento. Questa misura mira a consentire investimenti maggiori in questo ambito, grazie all’allungamento della durata della concessione, che consentirà ai gestori di meglio programmare gli investimenti, avendo davanti a sè un orizzonte temporale abbastanza ampio. Critici, invece, gli ambientalisti, che parlano di misure di privatizzazione delle spiagge. Non ultimo, questa norma potrebbe fare entrare parecchio denaro nelle casse pubbliche, perchè quanti vorranno acquistare la concessione novantennale dovranno sborsare una cifra di gran lunga superiore alle concessioni di breve durata attuali.
Annunciato, infine, dallo stesso Premier Berlusconi una prossima riforma del processo civile, per agevolare lo smaltimento delle cause, che gravano come un macigno sull’economia dell’Italia.