Risveglio a suon di fischi – Ma al ministro non è andata meglio questa mattina, durante le celebrazioni per i 150 anni dell’Esercito Italiano che si sono svolte a Torino in piazza Castello alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Quando La Russa è stato chiamato a pronunciare il suo discorso, dalla folla un gruppo di contestatori ha fatto partire una selva di fischi che hanno fatto sbottare il responsabile della difesa, che dal palco ha voluto commentare così l’accaduto: “Rivolgo un saluto anche a quei poveri e piccoli fischiatori di professione che non sanno che esistono certe occasioni in cui si mettono da parte le divisioni”.
I precedenti – Non è certo la prima volta che La Russa viene contestato: ancora fresche sono le immagini del 30 marzo quando, all’ingresso di Montecitorio dove era in corso la votazione per la “prescrizione breve”, un gruppo di manifestanti rivolse fischi e grida (“Vergogna”, “buffone”) al ministro che poi all’interno dell’aula si rese protagonista di un “Vaffa” verso il Presidente della Camera Gianfranco Fini, colpevole di averlo richiamato all’ordine. Ma ancora più recenti sono i fischi piovuti addosso a La Russa in occasione delle celebrazioni per la festa della Liberazione che si sono svolte il 25 aprile in Piazza Venezia a Roma.
Di seguito, il video della trasmissione Ballarò in cui La Russa rivolge la domanda su Lukashenko al suo collaboratore.