E la notizia non potrà che essere salutata con soddisfazione al Consiglio dei Ministri di giovedì prossimo, quando si dovrà affrontare il varo del decreto per lo sviluppo, che prevede misure a sostegno della ripresa. Su questo punto è voluto intervenire il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, il quale pur condividendo la necessità di ridurre la pressione fiscale a carico delle imprese, prende atto che ciò non è al momento possibile, ma aggiunge che verranno eliminati costi che gravano sulle imprese italiane, pari a 12 miliardi di euro, e che consistono in spese burocratiche.
Continua, quindi, l’opera di Brunetta in favore della semplificazione della Pubblica Amministrazione, con anche risparmi di costi a carico del cittadino. Il decreto, comunque, prevede anche altre misure a forte impatto, come un secondo piano casa, che a differenza del primo dovrebbe esitare una cornice normativa immodificabile da parte delle regioni, volta a semplificare le procedure per l’ampliamento della cubatura degli immobili e per una loro ristrutturazione.
Il decreto approva al cdm, dopo aspre polemiche all’interno del governo, con dissidi tra il Premier Berlusconi e il Ministro Tremonti, riguardo alla necessità di misure di alleggerimento della pressione fiscale e a sostegno della crescita.