Figlia di un ex-calciatore degli All Black, Nazionale di Rugby della Nuova Zelanda, l’amore per la musica e la passione di scrivere testi la coltiva sin da piccola: impara a suonare il pianoforte, poi la chitarra acustica e poi a dodici anni compone il suo primo testo. Nel 2002 approda alla casa discografica Sony, firmando il suo primo contratto che la porterà alla pubblicazione del suo primo album “What to do with Daylight”, e poi del secondo “Albertine”.
La sua musica è un mix di Indie, Pop e Folk che accompagna testi molto genuini, a tratti spirituali: forse non è una caso, perchè la Fraser è molto legata alla religione evangelica, e nella sua gavetta è ancora impegnata nella pubblicazione e registrazione di brani associati alla produzione musicale della chiesa presso cui è membro attivo. Inevitabile quindi qualche influsso che contribuisce però a caratterizzare il suo genere che ben si sposa con la sua voce sottile e melodiosa: il clima dell’album infatti è un richiamo alla natura, all’amore e ai viaggi infatti la cantante ha raccontato di aver immaginato i luoghi dove l’ispirazione le avrebbe permesso di scrivere i suoi testi, tra le mete ha scelto i Monti Appalachi tra Canada e Stati Uniti.
Nella versione italiana dell’album ci sono tre bonus track: si tratta di brani tratti dai lavori precedenti della cantante e che permetteranno di avere un assaggio degli album pubblicati precedentemente. Ci sono diverse hit nell’album, come “Betty” oppure “Coachella”:si tratta di pezzi dalle sonorità colorate del pop che danno origine a melodie orecchiabili, ma per nulla scontate.
Brooke Fraser è un’artista quindi certamente da non sottovalutare, e che si sta guadagnano gradualmente un suo posto nel panorama internazionale.
Di seguito il singolo”Something in the water”, che ha reso nota lei e la sua musica anche in Italia.