Renault e PSA restituiscono i soldi al governo francese

La crisi economica che ha investito il mercato delle auto un po’ in tutto il mondo ha costretto gran parte dei costruttori a richiedere un prestito economico al governo del proprio paese. Se Fiat ha chiesto un prestito al governo italiano, non si può dire che il governo francese si sia sottratto a questo problema. La differenza è che mentre nel caso Fiat non si parla di una restituzione del prestito al governo italiano, ma solo della restituzione del prestito al governo americano, nel caso del governo francese, sia Renault che il gruppo PSA (Peugeot e Citroën), hanno restituito il prestito concesso. La restituzione è avvenuta in due modalità: due terzi del prestito di 3 miliardi di euro ciascuno è stato rimborsato lo scorso autunno mentre qualche giorno fa la Renault e il gruppo PSA hanno rimborsato la parte restante del prestito che hanno ricevuto nell’aprile del 2009 dal governo francese.

Il prestito prevedeva una somma destinata ai Costruttori, una campagna di incentivi e la creazione di un fondo speciale. Il tutto è costato circa 8 miliardi di euro. Una cifra notevole, ma gli interessi sono stati notevoli: circa 715 milioni di euro, che sono stati reinvestiti nell’ economia del settore auto. Il prestito ha funzionato egregiamente, visto che nonostante il tracollo generale del mondo dell’ auto nel 2010 (che ha subito ad esempio la Fiat) i produttori francesi hanno chiuso in attivo l’anno: la Renault è riuscita a guadagnare circa 3,5 miliardi di utili, mentre il gruppo PSA ha guadagnato circa 1,1 miliardi.

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